Disturbi Alimentari
Baird Hoffmire - Mirror, 2010
"Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene" (Virginia Woolf)
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) rappresentano la patologia più diffusa nella società occidentale nell'ultimo ventennio.
Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza, periodo di importanti cambiamenti corporei, e colpiscono soprattutto il sesso femminile.
Sono caratterizzati da un'alterata relazione con il cibo e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme corporee. Questo implica una modificazione dell'immagine di sé, disturbi emotivi e comportamenti disfunzionali. Uno dei fattori cruciali nell'anoressia e nella bulimia sembra essere il controllo che, nella fase di ribellione del periodo adolescenziale, è riversato sul corpo, unico elemento che sembra ancora poter essere dominato. Il disturbo del Comportamento Alimentare è un fenomeno complesso e multidimensionale, il cui trattamento richiede una cura multidisciplinare, che permetta di affrontare il disturbo dal punto di vista psicoterapeutico, nutrizionale e della salute fisica.
Anoressia nervosa
Il termine "nervosa" indica la natura psicologica della malattia e la distingue dal sintomo anoressia che si riferisce alla mancanza di appetito tipica in molte patologie, sia psichiatriche che internistiche.
Criteri diagnostici di anoressia:
magrezza estrema
intensa paura di ingrassare
preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico con alterazione del vissuto corporeo e rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche
attività fisica quotidiana eccessiva
presenza di rituali durante i pasti, come tagliuzzare il cibo in piccoli pezzi
disagio psicologico espresso attraverso ansia o depressione
L'anoressia nervosa può essere accompagnata da condotte di eliminazione del cibo (vomito autoindotto, uso di lassativi e/o diuretici, clisteri) oppure può essere di tipo restrittivo
Bulimia nervosa
La bulimia nervosa è caratterizzata da episodi in cui l'individuo sente un bisogno compulsivo di ingerire quantità di cibo spropositate accompagnate da sensazioni negative di incapacità a controllare il proprio comportamento e i propri impulsi.
Le convinzioni psicopatologiche sottostanti a questo tipo di disturbo riguardano una bassa autostima; scarsa consapevolezza delle proprie emozioni; eccessivo perfezionismo; oscillazione tra comportamenti impulsivi e comportamenti ossessivi.
Criteri diagnostici di bulimia:
ricorrenti abbuffate
sensazione di perdita di controllo
comportamenti compensatori quali vomito autoindotto, uso di lassativi e/o diuretici, clisteri, eccessivo esercizio fisico, digiuni
frequenza di abbuffate e comportamenti compensazioni che delineano una dipendenza
preoccupazione eccessiva per il peso e le forme corporee
La bulimia nervosa può essere accompagnata da condotte di eliminazione autoindotte oppure senza condotte di eliminazione ma con comportamenti alimentari compensatori.
Binge eating disorder
Questo tipo di disturbo alimentare si presenta con episodi di abbuffate ricorrenti tipici della bulimia nervosa, in assenza di comportamenti compensatori tipici di quest'ultima.
La persona che presenta questa sindrome ha, come unico pensiero, quello di ingerire qualsiasi tipo di cibo per placare le sue ansie, mangiando molto più rapidamente del normale fino a sentirsi spiacevolmente piena. Le abbuffate avvengono in solitudine anche in assenza di appetito.
Le emozioni sottostanti sono di tipo depressivo, senso di colpa, vergogna e disgusto verso di sé. L'aumento di peso e il disagio sociale portano questi soggetti ad essere sempre più soli ed isolati socialmente, alimentando così il peggioramento del quadro emotivo e psichico sottostante.